Il desiderio non è una parola che appartiene classicamente al lessico e al quadro concettuale della pedagogia. Essa occupa invece un posto centrale nella psicoanalisi. Perché la sua introduzione nella teoria e nella pratica pedagogica può essere decisiva? Quali sono stati sino ad ora gli interventi più significativi in questa direzione?
E come sarebbe possibile fare dell’istanza del desiderio il nucleo portante di una nuova pedagogia senza scadere nelle derive neolibertarie o, peggio, neolibertine?
Pubblicato:
2023-06-15