Il tema dell’orientamento, da sempre all’attenzione delle scienze pedagogiche, è oggi al centro del dibattito sociale, culturale, politico ed economico.

Numerosi, infatti, gli studi, le ricerche, le azioni normative che le istituzioni preposte mettono a disposizione della Comunità per valorizzare le pratiche orientative e gli scenari possibili che le stesse sono in grado di determinare.

Il cambiamento dei sistemi di orientamento appare oggi una priorità a livello internazionale di fronte alla rapida trasformazione del mercato del lavoro e alla necessità di garantire una piena inclusività di tutte le persone, favorendo una nuova “governance” delle collaborazioni fra i diversi ambiti dell’istruzione, della formazione e del lavoro.

La recente approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la Missione 4 può rappresentare per la comunità scientifica ed istituzionale una risorsa sinergica per ri-costruire e ri-lanciare il tema dell’orientamento come centrale e fondativo per la strategia di crescita del Sistema-Paese e per promuovere l’occupazione attiva e il supporto nei processi decisionali.

La Riforma dell’Orientamento, infatti, inserita nella Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 1, introduce moduli innovativi di orientamento formativo – circa 30 ore annue – nella scuola secondaria di primo e secondo grado, da ricomprendersi all’interno del curriculum complessivo annuale – al fine di incentivare l’innalzamento dei livelli di istruzione e prevenire la dispersione scolastica, anche attraverso la realizzazione di una piattaforma digitale di orientamento, allineata con l’offerta formativa terziaria degli Atenei e degli Istituti di formazione professionale (ITS) e al fine di accompagnare studentesse e  studenti nella scelta consapevole di prosecuzione del percorso di studi o di ulteriore formazione professionalizzante, propedeutica all’inserimento nel mondo del lavoro.

La riforma è sinergica rispetto all’Investimento 3.1 della medesima Missione 4 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” a titolarità del Ministero dell’istruzione e rispetto all’Investimento 1.6 “Orientamento attivo nella transizione scuola-università” a titolarità del Ministero dell’università e della ricerca.

La pedagogia, scienza di confine, interpreta i processi orientativi in una prospettiva generativa per la quale l’orientamento non è solo una pratica educativa, quanto piuttosto, una pratica esistenziale che consente al soggetto in formazione di ri-costruire e ri-determinare costantemente il proprio progetto di vita.

Le esperienze più promettenti nel settore scolastico sono caratterizzate da processi orientativi che mettono al centro i percorsi di vita delle studentesse e degli studenti, delineando approcci che valorizzino l’orientamento come “pratica esistenziale”, capace di generare nel soggetto in formazione una costante riflessione sul proprio progetto di vita, realizzando nuovi stimoli nella conoscenza della propria identità, dei propri talenti e delle vocazioni personali lungo tutto l’arco della vita, secondo una prospettiva longitudinale.

Orientare implica per gli studenti la necessità di “scegliere”, di “decidere”, di “porre confini”, di superarli, pur all’interno di una società complessa. Per tale ragione la progettazione educativa tra orientamento e lavoro, incentrata sulla valorizzazione della dimensione progettuale ed esistenziale, rappresenta un modello di ricerca sul campo di straordinario interesse per le nuove politiche di orientamento.

L’orientamento generativo si colloca così in una visione paradigmatica di cambiamento e costruzione consapevole del proprio percorso identitario.

In questa direzione la dimensione epistemologica della generatività interpreta l’orientamento attraverso l’ermeneutica della vocazione nei soggetti in formazione, una prospettiva che consente di analizzare il confine con un approccio dinamico ed esistenziale.

Il confine diviene, nella pratica orientativa, una demarcazione costante tra le possibilità: il confine tra sé e la scelta ovvero tra la possibilità di scegliere e la capacità di decidere attraverso azioni intenzionali.

La progettazione educativa tra Orientamento e Lavoro ritrova nella triade generatività-confine-progettualità la chiave di lettura necessaria per costruire “Comunità Pensanti”.

In questa prospettiva intendiamo dedicare il nuovo numero della rivista a ricerche che abbiano come campo di indagine la progettazione educativa tra Orientamento e Lavoro.

Pubblicato: 2022-07-20

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